Qual è la sua origine? Secondo la leggenda fu scoperto per caso dall’imperatore cinese Shen Nung nel 2737 a.C., del quale non sappiamo neppure se sia esistito veramente, mentre sembra certo che a quell’epoca il tè fosse conosciuto e diffuso in Cina, anche se nella veste di medicinale capace di favorire l’attenzione e la concentrazione e di guarire la depressione. Intorno al V secolo d.C., consumato come bevanda, divenne sempre più popolare, tanto da essere usato come merce di scambio. Alcuni secoli più tardi, da un monaco buddista fu portato in Giappone, dove l’imperatore ne ordinò la coltivazione. In Europa sbarcò agli inizi del XVII secolo per opera degli Olandesi o, forse, dei Portoghesi, che dalla Cina importavano sete, broccati e spezie. A Londra il tè entrò uffcialmente per la prima volta nel 1658, quando il commerciante Thomas Garraway lo vendette all’asta traducendo l’originario nome cinese tcha nell’inglese tee, in seguito divenuto tea.

Che tipo di pianta è? Tutti i numerosissimi tipi di tè derivano dalla stessa pianta che Linneo nel 1753 classifcò come Thea Sinensis. Appartiene alla famiglia delle Camelie e solo due varietà sono coltivate come piante di produzione: la Camelia Sinensis, a foglie sottili, e la Camelia Assamica, varietà indiana a foglia larga.

Come sceglierlo? Poiché la gamma dei prodotti in commercio è vastissima, il criterio di scelta attiene al gusto e alle preferenze personali. Le indicazioni di massima sono le seguenti: chi vuole un tè leggero, delicato e a basso contenuto di caffeina, scelga un tè bianco o un tè oolong; chi cerca un gusto aromatico, erbaceo e rinfrescante, si rivolga al tè verde, cinese o giapponese; chi preferisce un infuso più strutturato e vigoroso è in realtà un amante del tè nero, più delicato nella varietà cinese a foglia intera, più scuro e forte se ottenuto dalle foglie spezzate.

Come prepararlo? E’ importante che l’acqua che si versa sul tè abbia la giusta temperatura e la giusta quantità di ossigeno, perché solo a queste condizioni è possibile estrarre dalle foglie di tè tutto l’aroma che contengono. Si consiglia di versare acqua calda fra i 70° e i 80° sui tè verdi e bianchi; mentre la temperatura fra gli 80° e 90° è l’ideale per i tè neri e gli oolong. E’ bene ricordare che le sostanze solubili del tè (teina, polifenoli e componenti volatili come gli oli essenziali)si sciolgono nell’acqua con un tasso di concentrazione che diminuisce con il passare del tempo.

Come conservarlo? Il tè è un delicato prodotto vegetale e i suoi nemici sono l’aria, l’umidità, gli odori, la luce e il calore. Per questo è bene conservarlo in un recipiente ermetico, opaco e inodore, per esempio una scatola di metallo come quelle previste dal nostro assortimento.

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